2.2.36.1.12 Dieci lettere del De Meester all’ing. Luigi Tentolini a Parigi, 1840-1845 (Fascicolo)

Posizione nella mappa dell'archivio


Area dell’identificazione

Segnatura abbreviata:1.12
Denominazione o titolo:Dieci lettere del De Meester all’ing. Luigi Tentolini a Parigi
Data/e:1840-1843; 1845
Livello di descrizione:Fascicolo

Consistenza e supporto

Tipologia documentaria:Atto/documento
Supporto:Carta

Area delle informazioni sul contesto

Luogo:Mendrisio, Lugano

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambiti e contenuto:In queste lettere, generalmente interessanti, ricorre spesso il tema della causa intentata da De Meester contro il suo antico procuratore Bertani per recuperare i suoi beni in Italia, già posti sotto sequestro dal governo austriaco. Dice che vorrebbe tornare a Parigi, ma non può abbandonare il Ticino da dove può meglio seguire questa vertenza in corso a Milano affidata al nuovo procuratore Bellerio. Tra gli altri argomenti trattati se ne segnalano alcuni. Nella lettera del settembre 1840 riferisce di aver incontrato tre volte a Mendrisio Federico Confalonieri, col quale ha pranzato insieme a Francesco Scalini. Dice anche che gli risulta insopportabile la vita nel piccolo borgo di Mendrisio, dove la popolazione è divisa in due fazioni politiche che perseguono unicamente interessi particolari. - Nella lettera del 4 dicembre 1840, oltre a giudizi favorevoli allo Scalini accusato di essere venuto meno ai suoi principi, dice di essersi trasferito a Lugano, dove finalmente può leggere i maggiori giornali europei (che nomina) per seguire la cronaca politica. - Nelle lettere del 1843, oltre a raccomandare alcune persone, riferisce in breve che amerebbe leggere la nuova opera storica di Michele Amari uscita a Parigi, cioè Guerra del vespro siciliano (20 aprile 1843); si parla anche della traduzione curata dal Tentolini dell’opera sui Gesuiti di Michelet e Quintet, che Giacomo Ciani vorrebbe stampare a Lugano nella sua tipografia, se già non avesse la medesima intenzione (come poi fu il caso) la Tipografia Elvetica di Capolago. - Nella lettera del 5 maggio 1845 dice di non poter concedere il prestito richiesto dal Tentolini, perché la lunga causa con il suo antico procuratore non ha dato i frutti sperati, dovendo ora estinguere i debiti contratti in passato a causa del sequestro austriaco dei suoi beni in Italia.
 

Utilizzo

Scadenza del termine di protezione:31/12/1845
Autorizzazione richiesta:Nessuna
Disponibilità fisica:Consultazione libera
Accessibilità:Vedi eventuale termine di protezione
 

URL di questa unità di descrizione

URL:http://www.archiviodistato.ti.ch/Query/detail.aspx?ID=61271
 

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