2.1.15.2.3.2 Atti diversi relativi al beneficio, 10.12.1737 (Documento)

Posizione nella mappa dell'archivio


Area dell’identificazione

Segnatura abbreviata:2.3.2
Segnature precedenti:2 B 1.2
Denominazione o titolo:Atti diversi relativi al beneficio
Data/e:10.12.1737
Livello di descrizione:Documento

Consistenza e supporto

Tipologia documentaria:Atto/documento
Supporto:Carta

Area delle informazioni sul contesto

Luogo:Bellinzona

Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura

Ambiti e contenuto:Documento riguardante la fondazione del Beneficio canonicale di jus patronato Bruni, istituito da Ascanio Bruni qm. Francesco e da suo figlio Giuseppe Antonio. Articoli principali del documento: elenco dei beni assegnati in dote al beneficio canonicale, con obbligo di manutenzione (vedi osservazioni); il tutto comporta un valore ordinario e comune di 5'000 scudi, uguale a 24'000 lire di Milano, che daranno un interesse annuale netto di 1'200 lire di Milano. Condizioni: 1. Quali primi beneficiari vengono designati il reverendo curato Giuseppe Antonio Bruni e suo padre Ascanio; 2. al perpetuo beneficio usufruiranno, quando il posto è vacante, i discendenti maschili, legittimi e naturali della stirpe di Francesco e Ascanio, fratelli: in mancanza di questi, la linea femminile e quindi la linea del Signor Giovanni Giacomo Bruni. Seguono altri sette paragrafi concernenti le istruzioni, gli obblighi, le disposizioni, ecc. Come dentro. Notaio: canonico teologo Francesco Molo, notaio apostolico e cancelliere foraneo di Bellinzona.

Area delle note

Note:Dote del beneficio di jus patronato Bruni: 1. Terra vignata e prativa di circa sedici pertiche circondata da muri, sita in Orico fuori delle mura di Bellinzona, dove si dice Sasso Guidascio; coerenze: a mattina e mezzogiorno pubblica via, a sera Giuseppe Paganini; 2. Una stalla (stabulum) con il suo fienile coperta da tegole di sasso, sita in corte dei Muggiasca; coerenze: a mattina i beni di Nicola Taragnola, a mezzogiorno e a nulla ora i beni dei Padri Agostiniani e di Giuseppe Magoria, a sera il cortile dei Signori Muggiasca; 3. Un capitale di 540 lire e 16 soldi, moneta imperiale di Milano, che Ascanio Bruni detiene contro i coniugi Margarita e Andrea de Cippà di Carasso. Obbligo rogato dal notaio Giuseppe Maria Ghiringhelli di Bellinzona il 17 maggio 1724. Interesse annuo 27:9 lire; 4. Un capitale di 420 lire imperiali di Milano che Ascanio Bruni detiene contro gli eredi di Biagio Pacciorini di Ravecchia. Obbligo rogato da Giuseppe Maria Ghiringhelli il 17 marzo 1724. Interesse annuo 21 lire; 5. Altro capitale di 480 lire imperiali di Milano che Ascanio Bruni detiene contro Battista Sciaroni di Biasca. Obbligo rogato dal notaio Giovanni Battista Origoni il 5 febbraio 1720. Interesse annuo: 24 lire; 6. Altro capitale di 408 lire imperiali di Milano che Ascanio Bruni detiene contro Antonio del Biagio di Pedevilla. Obbligo rogato dal notaio Carlo Giuseppe Molo il 22 marzo 1735. Interesse annuo: 20:8 lire; 7. Altro capitale di 520 lire imperiali di Milano che Ascanio Bruni detiene contro Andrea Maria ed Andrea de Rocco di Carasso. Obbligo rogato dal notaio Carlo Giuseppe Molo il 9 dicembre 1737. Interesse annuo 26 lire; 8. Capitale di 3360 lire imperiali di Milano che Giuseppe Antonio Bruni detiene contro Stefano Pedraita di Valle Morobbia. Obbligo rogato dal notaio Carlo Giuseppe Molo il 30 luglio 1737. Interesse annuo: 168 lire; 9. Altro capitale di 3880 lire imperiali di Milano che Giuseppe Antonio Molo detiene contro Stefano Pedraita. Obbligo rogato dal notaio Carlo Giuseppe Molo nel 1737. Interesse annuo 144 lire; 10. Altro capitale di 1920 lire imperiali di Milano che Giuseppe Antonio Bruni detiene contro Giovanni Battista Sala di Bellinzona, abitante di Giubiasco. Obbligo rogato dal notaio Agostino Maria Chicherio il 9 settembre 1732. Interesse annuo 96 lire; 11. Altro capitale di 1440 lire imperiali di Milano che Giuseppe Antonio Bruni detiene contro il comune e gli uomini di Camorino. Obbligo rogato dal notaio e cancelliere Giovanni Giuseppe Ghiringhelli il 30 maggio 1729. Interesse annuo 22 lire; 12. Altro capitale di 720 lire imperiali di Milano che Giuseppe Antonio Bruni detiene contro la Comunità di Camorino, come appare dalla cedola del caneparo Giovanni Pietro Angelo Stoppini del 30 ottobre 1737. Interesse annuo 36 lire; 13. Altro capitale di 1200 lire imperiali di Milano che Giuseppe Antonio Bruni detiene contro Giovanni Battista Pedralini di Valle Morobbia. Obbligo rogato del notaio Agostino Maria Chicherio il 21 febbraio 1737. Interesse annuo 65 lire; 14. Altro capitale di 480 lire imperiali di Milano che Giuseppe Antonio Bruni detiene contro Giuseppe Noia di Prosito, valle Riviera, abitante di Camorino. Obbligo rogato dal notaio Agostino Maria Chicherio il 3 dicembre 1737. Interesse annuo 24 lire.
 

Utilizzo

Scadenza del termine di protezione:10/12/1737
Autorizzazione richiesta:Nessuna
Disponibilità fisica:Consultazione libera
Accessibilità:Vedi eventuale termine di protezione
 

URL di questa unità di descrizione

URL:http://www.archiviodistato.ti.ch/Query/detail.aspx?ID=19061
 

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