Area dell’identificazione |
Segnatura: | 3.1.18.3.31 |
Denominazione o titolo: | Wladimir Vogel |
Data/e: | 1978-1982 |
Livello di descrizione: | Collezione |
Consistenza e supporto |
Dimensione: | 1 scatola |
Tipologia documentaria: | Musica notata |
| Fotografia |
| Atto/documento |
Supporto: | Carta |
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Area delle informazioni relative al contenuto e alla struttura |
Ambiti e contenuto: | 3 composizioni (da camera) di Wladimir Vogel commissionate da Musica ticinensis, più le copie di un carteggio Vogel-Dallapiccola e numerose fotografie, molto probabilmente copie degli originali provenienti dall'Archivio W. Vogel della Zentralbibliothek di Zurigo. |
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Area delle informazioni relative alle condizioni di accesso ed utilizzazione |
Strumenti di ricerca: | Catalogo Web: www.ricercamusica.ch |
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Area delle note |
Note: | Wladimir Vogel (Mosca 1896 - Zurigo 1984). Compositore. Studia a Mosca e poi a Berlino con H. Tiessen e F. Busoni. Insegna composizione al Conservatorio di Berlino dal 1929 al 1933. Giunge in Svizzera nel 1933, ospite di Scherchen a Riva San Vitale (per la preparazione della sessione di studi "15 anni di Nuova Musica" di Strasburgo). Nel 1935 si trasferisce ad Ascona e dal 1964 si stabilisce a Zurigo. Pur soggiornando a Parigi, Bruxelles e in altri luoghi, il legame con la Svizzera si consolida soprattutto grazie all'aiuto ottenuto da Wladimir Rosenhaum e Aline Valangin, due personalità che più tardi con lui avrebbero animato la vita culturale asconese. Nella loro residenza dl Comologno ("La Barca") avvengono i primi contatti di Vogel con il Ticino. Qui nel 1936, nell'ambito di un corso da lui organizzato e dedicato alla musica contemporanea e preclassica, invita Willi Reich a tenere lezioni sulla dodecafonia. A quel periodo risale infatti l'avvicinamento alla Scuola di Vienna. Nel 1948 si fa promotore di una conferenza tenuta ad Orselina come sessione preparatoria del Primo Congresso Internazionale per la Musica Dodecafonica organizzato a Milano l'anno seguente. La sua musica, legata all'espressionismo e alla tecnica dodecafonica, mentre nei lavori strumentali appare soprattutto impegnata nella ricerca di astratte sonorità, raggiunge una singolare pienezza espressiva con i lavori vocali-strumentali, tra i quali emergono l'oratorio Wagadu's Untergang durch die Eitelkeit (1926-29), il vasto oratorio epico in due parti Thyl Claes (1937-45), Jona ging nicht nach Ninive (1958), il "recitativo ed epitaffio" Alla memoria di G. B. Pergolesi, per tenore e orchestra (1959). |
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Utilizzo |
Scadenza del termine di protezione: | 31/12/1982 |
Autorizzazione richiesta: | Nessuna |
Disponibilità fisica: | Consultazione libera |
Accessibilità: | Vedi eventuale termine di protezione |
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URL di questa unità di descrizione |
URL: | http://www.archiviodistato.ti.ch/Query/detail.aspx?ID=1428 |
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